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venerdì 16 gennaio 2009

IL LIBRO - II puntata






La copertina del libro

La copertina del film



Richard Adams
- La collina dei conigli

Tutto il mondo sarà tuo nemico
o Principe dai Mille Nemici
e quando ti prenderanno, ti uccideranno... Ma prima dovranno prenderti. Sii astuto, inventa stratagemmi, e il tuo popolo non verrà mai distrutto.
(Dal mito di El-arahirà.)

Questo romanzo, il cui titolo originale è Watership Down, dall'omonima collina dell'Hampshire, fu scritto da Richard nel 1972, inizialmente per le sue due figlie (eh, che bambine fortunate!).
Come molti romanzi di grande successo ebbe alcune difficoltà a trovare un editore.
Racconta la storia di un gruppo di conigli che, a causa delle visioni distruttive del piccolo Quintilio, uno di loro, fuggono dalla conigliera di Sandleford alla ricerca di un posto migliore in cui vivere, sebbene gran parte della comunità abbia deciso (e a proprio immenso rischio) di restare, perchè impigrita e scettica.
Dopo numerose peripezie, prima fra tutte la permanenza nella conigliera di Primula Gialla, i conigli messisi in viaggio giungono su una nuova collina dove si sistemano sereni; si rendono presto conto di non aver portato con sè alcuna femmina e, per impedire che la loro piccola comunità si estingua, preparano una spedizione finalizzata alla ricerca di conigliette che trovano nella vicina conigliera di Efrafa, governata dal malvagio e dispotico Generale Vulneraria, un enorme e feroce coniglio.
A questo punto la storia entra nel vivo e succederanno molte, moltissime cose.
Non vado oltre per due motivi:
-nel riportarne la trama mi viene una voglia matta di rileggerlo;
-farne un riassunto è troppo restrittivo e rischierei di non fare giustizia a questo romanzo meraviglioso.
Al di là della trama, che potrebbe forse dare l'idea di una semplice fiaba, la storia è fine, narrata con maestria, ricca di aneddoti e metafore, meravigliose descrizioni, geniali invenzioni!
La coinvolgente figura del mitico Moscardo, il coraggioso Parruccone, il tenero Quintilio, il commovente Nerigno dalle orecchie tagliate, il pittoresco gabbiano Kehaar, e poi l'epico apparato delle gesta di El-Arhairà, signore dei conigli, l'inquietante scelta della conigliera di Primula Gialla, sono tutti elementi di una storia i cui protagonisti, pur essendo per scelta dell'autore conigli e animali, avrebbero potuto essere uomini, e che sono fortemente antropomorfizzati.
Una storia appassionante, in cui momenti di spasso si alternano a istanti di angoscia, tristezza, inquietudine e paura. Da leggere assolutamente!
Un romanzo che consiglio caldamente e che condurrà chi lo legge a una profonda riflessione, nonchè a uno smodato amore per i coniglietti e il loro insospettabile coraggio.
Segnalo infine che da questo libro è stato tratto nel 1978 l'omonimo film di animazione di M. Rosen, fedelissimo al testo, bellissimo per musiche (presente una canzone interpretata da A. Garfunkel, "Bright eyes") e disegni e un pò angosciante nella narrazione; da vedere assolutamente!

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