Il blog è stato reindirizzato al seguente link:
http://lastregadeilibri.wordpress.com/

lunedì 9 febbraio 2009

Il libro - IV puntata


J. S. Foer. - Ogni cosa è illuminata



Copertina Locandina film
del libro



Primo romanzo di un giovane scrittore americano, uscito nel 2002 e che raggiunge il successo grazie alla trasposizione cinematografica (poco pubblicizzata) che vede come un protagonista un in formissima Elijah Wood in un ruolo molto diverso da quello dell'hobbit!
Ma torniamo al libro.
La storia è quella di Jonathan, studente americano che arriva in Ucraina portandosi dietro un ciondolo d'ambra e una vecchia fotografia lasciatagli dalla nonna: la foto ritrae suo nonno e una donna, Augustine, attorno cui si crea un alone di mistero.
E' lei ad aver salvato la vita al nonno di Jonathan durante la Seconda Guerra Mondiale, e il ragazzo vuole assolutamente ritrovarla.
Accompagnato, nella sua "rigida ricerca", dai personaggi chiave di questo romanzo corale, pittoresco, curioso, sublime, delicato e sbarazzino insieme, che si distacca con tono ironico dalle sofferenze della guerra, spinto da una vena di comicità a non guardarle, per poi finirvi inevitabilmente dentro fino al pianto: Alexander Perchov, ragazzo ucraino dall'inglese biascicato e colorito, e il nonno autista affetto da cecità psicosomatica, che incarnano secondo una mia personale interpetazione della storia tutto ciò che Jonathan avrebbe potuto essere se fosse nato in Ucraina e tutto ciò che il futuro avrebbe potuto riservare a suo nonno qualora fosse rimasto, se non fosse fuggito. Una sorta di destino alternativo rispecchiato dalle comuni esperienze e che conduce irreversibilmente ad un incorcio dei rispettivi percorsi. Dimenticavo una figura fondamentale: Sammy Davis Junior Junior, cagna del nonno cieco, guida ufficiosa dalla personalità multipla e di una tenerezza inarrivabile.
Un libro emozionante, scritto con uno stile particolarissimo e originale, che rende al meglio le svariate voci susseguentesi all'interno delle vicende dei singoli personaggi accomunati da una sorte impersonata dalla guerra che inarrestabile plasma le loro scelte.

Consiglio vivamente, oltre alla lettura, la visione del film altrattanto coinvolgente, spassoso nella prima parte e nei dialoghi interculturali tra i due ragazzi talmente diversi fra loro, drammaticamente commovente nella seconda (chiedo venia per la non - rima) e nel finale liberatorio, in cui ogni cosa è illuminata.

Un'ultima nota di commento va alla colonna sonora, splendida e più che mai adatta, che fa da sfondo all'avventura e che riporta brani dei Gogol Bordello e dei Leningrad. Da ascoltare!