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venerdì 16 ottobre 2009

Un romanzo fantasy ambientato in una scuola di magia?



Il libro inizia narrando la storia di un ragazzo che, fino agli anni della sua adolescenza, non è consapevole dei poteri magici che possiede.
Nel momento in cui lo scopre entra a far parte di diritto in una prestigiosa Scuola di Magia, dove, tra coetanei amici e nemici, corridoi misteriosi, tavole imbandite, imparerà, con l'aiuto del Maestro dei Nomi, il Maestro della Chiaroveggenza, il Maestro degli Incantesimi, a controllare e affinare i propri poteri, in vista della lotta che lo attende contro il terribile nemico che vuole impossessarsi del suo corpo e dei suoi poteri.

Non è ciò che potrebbe sembrare! Sebbene già immagini la smorfia di gioia o di fastidio (in base al gusto personale) che chiunque stia leggendo questo post avrà già abbozzato nel riconoscere ciò che è talmente noto da rendere incomprensibile quel "silenzio" di cui parlo alla seconda riga.

Il libro di cui parlo è "Il Mago di Earthsea", (primo della saga "La leggenda di Earthsea") romanzo fantasy della statunitense Ursula K. le Guin, pubblicato per la prima volta nel lontano 1969!
Incredibile vero?
Il ragazzo di cui parlo è il giovane pastore Ged, ribattezzato poi Sparviero, che vive con la zia nonché strega del villaggio, sull'Isola di Gont!
La scuola di magia è quella di Roke l'Inviolabile!
E il terribile nemico è l'Essere d'Ombra, generato da un'Atto di Violazione perpetrato dallo stesso Sparviero.

La Pentalogia prosegue con i romanzi: Le Tombe di Atuan 1971, La spiaggia più lontana 1972, L'Isola del Drago 1990, I venti di Earthsea 2001.
E' possibile naturalmente trovarli tutti racchiusi in un unico volume.

La storia e l'idea iniziale sono molto affascinanti; la lettura prosegue leggera e la scrittura e aggraziata e coinvolgente al tempo stesso.
I dialoghi, sebbene non frequenti, veicolano messaggi profondi e mai banali.
La chiave centrale della storia, sebbene la magia sembri intridere l'intero romanzo, è proprio quella di una letteratura quasi svuotata della magia, e le ali del fantasy si snodano fondamentalmente lungo la ricerca del sè, del nemico, del potere della parola e del silenzio, del pericolo che può albergare ovunque, specie nel proprio cuore. Il tema ricorrente della quest, anch'esso filo conduttore del romanzo, è rivisitato come propagazione della ricerca interiore.
Un fantasy nuovo per l'epoca, e nuovo ancora oggi, che dovrebbe ricevere maggiore luce e brillare fra le storie da ricordare.

Solo nel silenzio la parola,

solo nella tenebra la luce,

solo nella morte la vita;

fulgido il volo del falco nel cielo deserto.

(da La creazione di Ea, Ursula K. Le Guin.)




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