IMPRENDITORE SCOMPARSO: E' RIENTRATO A CASA AD ALTAMURA
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/IMPRENDITORE-SCOMPARSO-E-RIENTRATO-A-CASA-AD-ALTAMURA/news-dettaglio/3461618Sorvolando sulle motivazioni intrinseche alla battaglia personale del protagonista dell'enunciato posto in testa a questo post (scusate la quadrupla allitterazione...mmhh, a qualcuno potrebbe piacere!), vorrei soffermarmi, brevemente, sul concetto che la vicenda ha suscitato nella mirtestolina: il primo pensiero che ha attraversato la mia mente nell'ascoltare questa sera l'intervista dell'imprenditore trasmessa dai Tg, dopo averne sentito parlare nei giorni precedenti, e dopo aver visto una servizio su di lui circa un mese fa, è stato: Quest'uomo è un mito.
In un secondo momento molti altri pensieri, alcuni dei quali discordanti mi hanno sorpresa:
è giusto non far sapere nulla di sè alla propria famiglia?
è giusto condurre una lotta in cui anche altre persone, che si amano, rischiano?
è giusto combattere sempre e comunque?
Eppure, alla fine di questi ragionamenti, una consapevolezza prende forma: è d'obbligo ammirare chi agisce come noi non avremmo mai il coraggio di fare!
E' così difficile condurre una lotta che appare come persa in partenza...eppure c'è chi lo fa.
E quest'uomo, nel suo piccolo o nel suo grande (non saprei), secondo un metodo giusto o errato lo sta facendo!
Ma soprattutto, domanda retorica che uso per concludere con una nota che non può essere polemica, ma che è, semmai, banale: lo Stato, in tutto questo, dov'è?
Complimenti per l'allitterazione innanzitutto.
RispondiEliminaPurtroppo lo Stato attende che ci siano delle vittime per poi iniziare l'opera di santificazione delle stesse.
Fa molto più scalpore piangere un uomo che si è ribellato allo Stato, ops ad una schifosa situazione ed è morto che cercare di difenderlo.
Così si può dire che quell'uomo era un esempio da seguire e tutte le solite e inutili parole.
E in questo modo si cercherà sempre qualcuno a cui dare la colpa, basta non darla a se stessi.
Ma fortunatamente l'imprenditore Dipalo è vivo.
Lo Stato come sempre è latitante.
Richard