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mercoledì 17 dicembre 2008

E' vita?

Udine, 17 dicembre 2008 - "Il decreto non ha bisogno di alcuna ulteriore certificazione di esecutivita’ perche’ la legge dice che tutte le volte che un provvedimento giudiziario non e’ piu’ soggetto a impugnazione diventa definitivamente esecutivo’’.

Appena un mese fa (14 novembre) postavo il mio commento alla straziante vicenda di Eluana!
A distanza di così pochi giorni il tempo per ripensare a quel che si è detto e rielaborare la vicenda è insufficiente.
Insufficiente ad accettare quell' ombra malsana, seminascosta dietro un drammatico sipario, beffardo e perfido, dell'eventualità che il cammino terreno di una vita stroncata non possa ancora concludersi.
Una semi vita costretta ancora a trascinarsi catene di inutili tentativi, di accanimenti che non oso giudicare insensati, ma che l'umana pietà ma induce a ritenere tali.
La chiave di volta è racchiusa nelle tre righe in rosso.
La chiave che forse donerà a Eluana e a chi la ama un granello di pace.
Molte parole sono state dette, forse troppe...Eppure, oggi come oggi, nonostante i numerosi pareri contrari che vedono nell'interruzione delle cure ad Eluana una negazione del suo diritto alla vita, non riesco ancora ad accettare che una vita possa svolgersi così, e mi chiedo ancora, e questa domanda rimbomba nella mia mente ancora e ancora: E' vita?
E ribadisco, come già detto, la mia ferma convinzione che l'uomo debba, giunto dinanzi a determinate verità, accettare il proprio umano limite; ciò che rende tale l'uomo!

4 commenti:

  1. Sai... ciò che penso riguardo a questi argomenti è stato espresso ormai diverse volte, sia sul mio blog personale (quello che ho chiuso da poco), sia tra amici e colleghi.

    Ahimé siamo in Italia, nazione legata per certi versi alla Ecclesia Cattolica. Non c'è niente da fare, per quanto siamo uno stato laico in cui c'è la libertà di religione, è il Papa (o la CEI) a guidare certi comportamenti. Faccio un esempio: Perché esiste l'8/1000 verso la chiesa cattolica e non c'è un'equivalente contributo rivolto alle altre religioni presenti in Italia?

    Ad ogni modo, sembra che l'Ecclesia (parole di un mio collega), abbia molto a cuore la vita delle persone, solo che si ostina a difendere il prima e il dopo, ma non il durante (vedi la lotta contro le ricerche sulle cellule staminali e l'aborto; vedi il caso Eluana etc etc).

    Parlo di Ecclesia e non di Chiesa perché... beh, in una discussione animata mi è stata spiegata la differenza e ora ho capito che dire "chiesa" è sbagliato.
    La Chiesa è la comunità composta dai credenti in Gesù Cristo. L'Ecclesia è il sistema politico che amministra la Chiesa, ovvero la struttura... posso dire medioevale?... composta da Papa, cardinali, etc etc, fino ai parroci.

    Le scelte fatte dall'Ecclesia, probabilmente nel tentativo di proteggere un sistema ormai decadente e antiquato, non riguardano tutti i credenti e, a volte sono piuttosto sorprendenti. E il caso Eluana è solo una piccola vicenda... basta pensare al fatto che la Ecclesia non ha appoggiato la campagna europea in difesa degli omosessuali... che in certi paesi possono essere condannati a morte solo per il fatto che la loro natura è differente dagli etero...

    Non so. Viviamo in un mondo strano. Ho imparato che ci sono tantissimi compromessi agli alti livelli e, per noi che stiamo sotto, a volte questi compromessi sembrano essere incomprensibili. Per questo non vorrei mai fare il politico... ho una coscienza e non potrei mai dimenticarmi di lei.

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  2. Ciao Gloutchov,
    concordo con molto di quello che hai detto.
    Come ho già detto, non sempre ne per principio (non amo ragionare per partito preso) il mio pensiero discorda da quello della Chiesa, ma spesso lo fa con quello dell'Ecclesia.
    E ritengo che i compromessi di cui parli, e le logiche che vi presiedono, siano talmente tanti e intricati, da essere incomprensibili a noi e forse anche a chi c'è dentro.
    E ancora una volta mi accorgo di quanta strumentalizzazione esista (come anche emerge ne post del 25/11), in questo caso e in altri diversi nella forma, ma assimilabili nelle problematiche.
    Forse sbagliavo nel ridurre la questione ad una"semplice" presa di coscienza del limite umano...magari fosse così: si potrebbe pensare che la logica che fa da sfondo a questa vicenda abbia radici in discussioni intellettuali, umane ed etiche.
    Invece le ha solo in interessi di natura a me ignota, ma che di etico e intellettuale devono avere ben poco.
    Aggiungo, per chi potrebbe pensare che il mio pensiero sia intriso di moralismi sciacquati, che non sono una moralista e odio il moralismo.

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  3. Ciao Marta, sono d'accordo con te.
    Il problema non è se quella di Eluana sia vita o non lo sia, perché il concetto di "vita" non è oggettivamente definibile.
    La questione riguarda il credere o no che la vita sia sacra. Io credo che ritenere "sacra" la vita sia legittimo per chi crede, ma lo sia anche per chi non crede. Però penso che ciò che conta sia soprattutto la "qualità" della vita. Ossia, il vivere come modo per esprimere e ricevere emozioni, per amare e odiare, per vedere il mondo... respirare o nutrirsi non sono atti esistenziali, ma solo vitali, se non sono accompagnati da qualcosa in più...
    La Chiesa, che dovrebbe occuparsi dell'anima, riduce invece l'uomo al solo corpo, idolatra il corpo, la carne... e si accanisce sulla povera Eluana, che ha espresso, in coscienza, il desiderio di non vivere come sta "vivendo" adesso.
    La vicenda di Eluana è una battaglia, l'ennesima, che la Chiesa sta portando avanti per stabilire la prorpia egemonia culturale... con la compiacenza di politici sciocchi e ignoranti..

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  4. Ciao Marta, sono d'accordo con te.
    Il problema non è se quella di Eluana sia vita o non lo sia, perché il concetto di "vita" non è oggettivamente definibile.
    La questione riguarda il credere o no che la vita sia sacra. Io credo che ritenere "sacra" la vita sia legittimo per chi crede, ma lo sia anche per chi non crede. Però penso che ciò che conta sia soprattutto la "qualità" della vita. Ossia, il vivere come modo per esprimere e ricevere emozioni, per amare e odiare, per vedere il mondo... respirare o nutrirsi non sono atti esistenziali, ma solo vitali, se non sono accompagnati da qualcosa in più...
    La Chiesa, che dovrebbe occuparsi dell'anima, riduce invece l'uomo al solo corpo, idolatra il corpo, la carne... e si accanisce sulla povera Eluana, che ha espresso, in coscienza, il desiderio di non vivere come sta "vivendo" adesso.
    La vicenda di Eluana è una battaglia, l'ennesima, che la Chiesa sta portando avanti per stabilire la prorpia egemonia culturale... con la compiacenza di politici sciocchi e ignoranti..

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