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domenica 9 maggio 2010

AAA. Cosa vogliono le donne? 1 Sotto-domanda

Girovagando per il web mi imbatto in notizie letterarie, ultime uscite, recensioni, pubblicazioni e soprattutto concorsi.
Inutile dire che la mole di informazioni genera in me sensazioni, suggestioni, opinioni, come è giusto che sia.
Genera in me anche numerose domande.
Mi domando perché un libro abbia avuto più successo di un altro, quali siano le ultime tendenze, perché un certo tipo di scrittura vada per la maggiore; rifletto sul significato di alcune affermazioni, di alcune recensioni, di alcuni scritti ecc. ecc.
Uno dei quesiti che maggiormente mi attanagliano negli ultimi tempi riguarda le donne!
Parafrasando il mitico Doc Brown in Ritorno al Futuro II mi verrebbe da dire che si tratta dell' "altro grande mistero dell'universo", secondo solo al Viaggio del Tempo.
Ma non essendo io il Doc Brown ed essendo anch'io una donna, non mi interrogo su tematiche filosofiche né scientifiche.
Ma mi chiedo: cosa vogliono le donne?
E, per quanto la mia domanda possa sembrare sincera e ingenua, è, al contrario fortemente ironica e posseggo già la risposta.
La domanda si compone di alcune sotto-domande:
Prima sotto-domanda:
Perché?
Mi imbatto in un concorso organizzato qualche tempo fa da una nota casa editrice. Riservato alle donne.
Cosa scrivono le donne? Il sottotitolo potrebbe essere: vediamo un po' di sondare l'attuale panorama letterario femminile alla ricerca di un nuovo talento che possa comunicare emozioni e assurgere al ruolo di novella Maraini, Serao, Deledda ecc. ecc., ma che in realtà sembra stia piuttosto per: estraiamo, da un nugolo di sbarbatelle o attempate fanciulle ansiose di spargere i frutti delle loro penne, quello che permetta di vendere di più.
Da quel che ho potuto intuire, 1500 scritti circa sono pervenuti agli organizzatori. Da sottolineare: tematica libera!!!
Cosa vince? Il solito romanzo di tematica pseudo-amorosa, correlato di donna matura alla prese con piccoli problemi di cuore, infarcito della giusta dose di quotidianità, della giusta dose di conflitto generazionale, della giusta dose di depressione, il tutto rimescolato abilmente al fine di delineare il ritratto di una donna del 2010.
In un panorama letterario che già privilegia (dal punto di vista femminile):
-fanciulle che attendono il vero amore intrattenendosi in "lavoro di ricerca"
-donne attempate che letteralmente dominano su prede imberbi

Cosa scrivono le donne? Le donne scrivono questo? Le donne scrivono solo questo? E' possibile che 1500 storie parlassero solo di questo? Siamo sicuri che non ci fossero manoscritti che parlassero di fantascienza, fantasmi, stragi, bambini, animali, paura, viaggi, scuola, malattia, droga, scoperte, misteri, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.
La lunga lista di eccetera è voluta! Quante miriadi di argomenti, rimescolati in tutte le salse esisteranno, e in quanti modi diversi potrebbero essere rielaborati nelle menti delle scrittrici, più o meno giovani, che popolano il 2010 e che, certo, sono sufficientemente a conoscenza del mondo da non pensare unicamente che il massimo a cui possa aspirare una donna sia sposare un buon partito o fuggire col principe azzurro?
Mi domando: perché?
Perché si continua a parlare di parità, di pari opportunità, di dignità femminile, e poi si privilegiano unicamente quelle espressioni della creatività femminile che percorrono le stesse identiche strade e terminano in un unico punto?

La cosa peggiore è che le donne NON scrivono questo, e il messaggio che passa non rispecchia quel che le donne sono.
Molte donne sanno affrontare temi scottanti, seri, leggeri, così come tematiche d'amorose con profondità, dignità, consapevolezza.
Perché privilegiare questo genere di letteratura che non ci fa onore?
Si attendono risposte.

La 2 sotto-domanda alla prossima.



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