...per continuare, mi è capitato di leggere sul web alcuni racconti che hanno fortemente solleticato e reso intollerante il mio settimo senso, quello che presiede all'accendersi del nervosismo!
Racconti scritti nel 2010, il più delle volte e verosimilmente da ragazze fra i 30 e i 40 anni, in cui lo scenario era, ed è, il seguente:
Da un lato:
-uomo in carriera
-uomo che deve spostarsi per lavoro
-uomo che prende le decisioni
-uomo ambizioso e di successo
Dall'altro:
-donna che chiede al suo uomo di "portarla con sé"= la donna viene "portata" dall'uomo, probabilmente su un bianco destriero; non è la coppia che decide insieme dove andare e se andare.
-donna che è pronta a seguire il suo uomo e non aspetta altro che lui la sposi per portarla con sé=ma la donna non ha un suo lavoro, una sua carriera, una sua ambizione, suoi desideri?
-uomo che acquista biglietti per trasferimento definitivo in America e Giappone, categoricamente per due, con partenza quasi immediata= favola di Cenerentola rivisitata. Ma sbaglio o in qualunque posto di lavoro è richiesto un preavviso di un tot. di mesi prima di andarsene? O le donne stanno ancora a casa a fare la calza in attesa di un principe con due biglietti aerei?
-la donna non ha lavoro, non ha sogni, non ha carriera, non ha voce in capitolo e attende solo che un uomo decida del suo destino.
I problemi che la donna e le coppie devono affrontare nel 2010 sono ben altro, e sono molto dispiaciuta che l'immagine femminile venga ancora filtrata attraverso la luce del Cenerentolismo.
Cosa vogliono le donne?
Dov'è la tanto decantata e fortemente voluta parità?
Perché tutto si annulla davanti a un brillocco o a un biglietto?
La donna di oggi non può essere questo.
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